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Il Governo valuta lo stop allo smart working nella PA a partire da ottobre

Nel commentare i dati del Pil del secondo trimestre 2021 diffusi quest’oggi dall’Istat, il Ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta ha dichiarato in una nota che “ora bisogna accompagnare questi ottimi segnali che vengono dai principali aggregati della domanda interna in ulteriore espansione con coerenti scelte di politica economica, per dare ancora più vigore al contributo che può provenire dalle aree metropolitane e, in particolare, dal settore terziario. Questa crescita, infatti, potrebbe essere addirittura superiore, se si ripristinerà la modalità ordinaria di lavoro in presenza, tanto nel pubblico quanto nel privato. Partendo dalla scuola, con il rientro in classe di insegnanti e alunni. Un ritorno in presenza necessario anche per rendere pienamente effettive le riforme già attuate, come la semplificazione dell’accesso al superbonus 110%, nell’interesse di cittadini, famiglie e imprese”.
Così facendo, prosegue la nota, “con un rigoroso rispetto delle regole sanitarie unito al green pass, il nostro sistema economico, che oggi si trova ancora al di sotto del suo livello di crescita potenziale, farebbe un altro scatto in avanti, che gioverebbe ancor più ai settori del terziario urbano, come quelli della Horeca (hotel, ristoranti, bar), dell’abbigliamento e dei trasporti. Una forte crescita dell’economia, dunque, è indubbia. Per trasformarla in una ripresa duratura e strutturale il Governo sta facendo la sua parte implementando le riforme. Accanto a questo, occorre che l’intero Paese si appropri del processo di cambiamento innescato dal Pnrr. Dipende da tutti noi”.

Quasi contemporaneamente, in un’intervista rilasciata a Repubblica, il Ministro della Salute Roberto Speranza ha confermato che il Governo sta pensando di estendere l’obbligo del green pass anche ai dipendenti della pubblica amministrazione, probabilmente a partire da ottobre.