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Adottato il decreto interministeriale che individua patologie e condizioni per il diritto allo smart working dei lavoratori fragili

A poche settimane dalla scadenza delle tutele e in netto ritardo rispetto al calendario definito dal legislatore, il Ministero della Salute ha emanato, di concerto con il Ministero del Lavoro ed il Ministero per la Pubblica Amministrazione, il Decreto Interministeriale del 3 febbraio 2022, con il quale sono individuate le patologie croniche con scarso compenso clinico e con particolare connotazione di gravità, in presenza delle quali, fino al 28 febbraio 2022, la prestazione lavorativa deve essere normalmente svolta, in modalità agile, anche attraverso l’adibizione a diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento, come definite dai contratti vigenti, e specifiche attività di formazione professionale sono svolte da remoto.

Il provvedimento dovrebbe essere presto pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Importante segnalare fin d’ora che, in base al decreto, l’esistenza di patologie e condizioni che consentono il riconoscimento della situazione di fragilità, ai fini dello svolgimento dell’attività lavorativa in smart working, dovranno essere certificate dal medico di medicina generale del lavoratore.