Con il comunicato del 10 novembre 2025, pubblicato sul sito del Dipartimento delle Finanze, è stata resa nota l’adozione del decreto 6 novembre 2025 del Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo. Il provvedimento integra il decreto 6 settembre 2024, a sua volta attuativo del decreto 7 luglio 2023 relativo all’individuazione delle fattispecie IMU per le quali i Comuni possono differenziare le aliquote ai sensi dei commi da 748 a 755 dell’art. 1 della legge 27 dicembre 2019, n. 160.
Con il nuovo decreto viene nuovamente approvato l’Allegato A, che sostituisce il precedente e modifica e integra le condizioni in base alle quali i Comuni possono introdurre ulteriori articolazioni delle aliquote all’interno delle fattispecie già individuate dal decreto 6 settembre 2024.
Dal 12 novembre 2025 è inoltre disponibile, all’interno della sezione “Gestione IMU” del Portale del federalismo fiscale, l’applicazione informatica per l’elaborazione e la trasmissione del Prospetto IMU per l’anno d’imposta 2026.
Contestualmente sono state pubblicate le nuove “Linee guida per l’elaborazione e la trasmissione del Prospetto delle aliquote IMU”, aggiornate sulla base delle modifiche introdotte dal decreto 6 novembre 2025.
Si ricorda che, in virtù dell’art. 1, comma 169, della legge 296/2006 e dell’art. 1, comma 767, terzo periodo, della legge 160/2019, qualora il Comune intenda mantenere le aliquote IMU 2025 già approvate con il Prospetto, opera il principio di ultrattività: in assenza di una nuova deliberazione entro i termini del bilancio, aliquote e tariffe si intendono prorogate automaticamente di anno in anno.
Comuni privi di Prospetto per l’anno d’imposta 2025
Si precisa tuttavia che, per i Comuni che non hanno approvato e pubblicato il Prospetto IMU 2025 secondo le modalità previste dalla legge, continueranno ad applicarsi le aliquote di base, in conformità a quanto disposto dall’art. 1, comma 767, ultimo periodo, della legge 160/2019, fino all’approvazione e pubblicazione del primo Prospetto conforme.
