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APPROFONDIMENTO: Avviso di pagamento TARI e responsabilità del contribuente

La qualifica della Tassa sui Rifiuti (TARI) come tributo in autoliquidazione o in regime di liquidazione d’ufficio è un tema ancora oggetto di incertezza normativa. A differenza di altri tributi locali come l’IMU, per i quali la Legge n.160/2019 stabilisce in modo esplicito l’obbligo di calcolo e versamento a carico del contribuente, la normativa TARI prevede che sia il Comune a trasmettere un avviso di pagamento precompilato, pur senza esonerare il contribuente dall’obbligo di versare quanto dovuto nei termini stabiliti.

Nel nuovo approfondimento dal titolo TARI: AUTOLIQUIDAZIONE O LIQUIDAZIONE D’UFFICIO? IL RUOLO DEL COMUNE E LE RESPONSABILITÀ DEL CONTRIBUENTE, scaricabile qui (e nella sezione Approfondimenti), esaminiamo i riferimenti normativi più rilevanti che trattano l’argomento, i principali orientamenti giurisprudenziali che hanno chiarito aspetti riguardanti le responsabilità che ricadono sul contribuente (tra cui la sentenza n. 70/2020 della CTP di Parma e la n. 32/2021 della CTR Liguria), nonché le implicazioni operative per i Comuni nella gestione del ciclo della riscossione.

L’analisi si sofferma in particolare sul ruolo informativo e di supporto dell’Ente impositore, sull’obbligo del contribuente di adempiere anche in caso di mancato ricevimento dell’avviso, e sulla complessità del calcolo del tributo, che dipende da una serie di fattori variabili e specifici per ciascuna utenza, rendendo di fatto improprio qualificare la TARI come tributo in autoliquidazione “pura”.

In fine, l’approfondimento propone alcune riflessioni utili ai Comuni per orientare le scelte regolamentari e organizzative in materia di riscossione, prevenendo incertezze applicative.

Tags: APPROFONDIMENTO, Autoliquidazione, Avviso di pagamento, TARI