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TQRIF: l’opportunità di adeguarsi alle disposizioni ARERA

Con l’art. 1 co. 527 L. 205/2017 (Legge di bilancio 2018), il Legislatore ha attribuito una serie di funzioni di regolazione e controllo inerenti al sistema di gestione dei rifiuti urbani ad ARERA, la quale, con la Delibera 15/2022/R/rif, ha adottato il Testo unico per la regolazione della qualità del servizio di gestione dei rifiuti urbani (TQRIF), prevedendo l’introduzione di un set di obblighi di qualità contrattuale e tecnica, minimi ed omogenei per tutte le gestioni, affiancati da indicatori di qualità e relativi standard generali differenziati per Schemi regolatori, individuati in relazione al livello qualitativo effettivo di partenza garantito agli utenti nelle diverse gestioni.

Sebbene talvolta ARERA si ponga in contrasto con la disciplina TARI (si veda a riguardo il nostro Approfondimento n. 7), in altre circostanze il contributo dell’Autorità si dimostra rilevante e significativo, in quanto riguarda ambiti applicativi del tributo non già disciplinati dalla legge o integra le regole normative mediante disposizioni che si pongono a completamento delle stesse e non in palese contraddizione.

Ne sono un esempio le disposizioni concernenti la decorrenza delle variazioni intervenute nel corso dell’anno o le rateizzazioni dei versamenti ordinari.

In queste situazioni, i Comuni sono tenuti all’adeguamento dei propri Regolamenti TARI secondo le indicazioni fornite nella Deliberazione 15/2022/R/rif, dato che si deve ritenere che le disposizioni in essa contenute prevalgono sugli atti regolamentari degli Enti locali. 

La nostra Società fornisce supporto in tutti gli adempimenti relativi all’adeguamento al TQRIF per i Comuni che gestiscono in proprio la tariffazione ed il rapporto con gli utenti. Per maggiori informazioni, consultare la scheda del servizio.

ArrayTags: ARERA, Regolamento, TQRIF