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Sottoscritta l’ipotesi di CCNL relativo all’Area delle Funzioni Locali per il triennio 2019-2021

È stata sottoscritta oggi dall’ARAN e dalle Organizzazioni e Confederazioni sindacali rappresentative l’Ipotesi di contratto collettivo nazionale di lavoro per il triennio 2019-2021 per i circa 13.640 Dirigenti, Dirigenti amministrativi tecnici e professionali e Segretari Comunali e Provinciali dell’Area dirigenziale delle Funzioni Locali.

La firma del contratto giunge al termine di una complessa trattativa che ha visto impegnate le parti per un prolungato arco temporale.

Il nuovo testo contrattuale regola alcuni istituti normativi ed economici di parte comune applicabili a tutto il personale destinatario del presente CCNL tra cui la nuova disciplina prevista in materia di Lavoro Agile e di mentoring.

Molti degli interventi previsti nel CCNL adeguano le norme contrattuali a corrispondenti interventi legislativi che si sono susseguiti negli ultimi anni.

In particolare, è stata riformulata, in modo completo e organico, la parte che riguarda le relazioni sindacali, ponendo particolare attenzione sulla tematica dell’informazione, sia preventiva sia consuntiva, nonché sulle materie di confronto.

Miglioramenti significativi sono contenuti nella riscrittura del periodo di prova e nell’ampliamento di alcune tutele, ad esempio quelle concernenti le gravi patologie che necessitano di terapie salvavita, le misure in favore delle donne vittime di violenza, le diverse tipologie di assenze.

Tra le disposizioni comuni riguardanti gli istituti economici applicabili a tutto il personale dell’Area, è stata ridefinita la materia del patrocinio legale e quella delle coperture assicurative, nonché le norme concernenti alcuni adattamenti utili per la corretta applicazione della norma sul welfare integrativo.

Sono stati, inoltre, riscritti i principi generali nonché la pianificazione strategica degli interventi della formazione.

È stata data una particolare enfasi ai meccanismi di differenziazione e variabilità della retribuzione di risultato.

Nelle specifiche sezioni dedicate, rispettivamente alla Dirigenza degli Enti Locali, ai Dirigenti amministrativi tecnici e professionali e ai Segretari comunali e provinciali, sono stati inseriti puntuali interventi sulle relazioni sindacali e sul trattamento economico.

Per i Dirigenti degli Enti Locali è stato previsto un nuovo istituto che regola il trattamento economico riconoscibile al personale utilizzato in convenzione tra più enti.

Per i Dirigenti amministrativi tecnici e professionali, oltre ai previsti incrementi delle diverse voci del trattamento economico, è stata attualizzata la disciplina della pronta disponibilità.

Gli interventi di sicuro aggiornamento, rispetto alla previgente disciplina contrattuale, riguardano le norme applicabili ai Segretari Comunali e Provinciali.

Nel nuovo impianto delle relazioni sindacali non è più prevista la contrattazione collettiva integrativa di livello nazionale e, a seguito della scelta operata dalle parti, gli istituti già regolati dai contratti collettivi integrativi nazionali sono stati disciplinati nell’Ipotesi di CCNL.

Con una puntuale riscrittura della disciplina sulla retribuzione di posizione spettante ai Segretari, è stato modificato il meccanismo per il riconoscimento della maggiorazione della retribuzione di posizione, attraverso la previsione di valori minimi e massimi riconoscibili in base alle classi demografiche degli enti e a criteri di graduazione espressamente individuati nel testo contrattuale.

Specifiche clausole sono inoltre previste per i Segretari di Comuni aderenti ad una Unione e per i Segretari operanti nei Comuni capoluogo.

È stata, inoltre, disciplinata l’Indennità di reggenza e supplenza prima regolata dal Contratto Collettivo integrativo nazionale ed inserita, anche per i Segretari, la norma contrattuale sugli incarichi ad interim.

𝗜𝗻𝗻𝗼𝘃𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 è stata la parola chiave in questo processo, ha dichiarato il Presidente dall’ARAN, Antonio Naddeo, ed è per me un grande orgoglio aver introdotto, insieme ai sindacati, istituti innovativi, come il 𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼𝗿𝗶𝗻𝗴 e le nuove normative per lo 𝘀𝗺𝗮𝗿𝘁𝘄𝗼𝗿𝗸𝗶𝗻𝗴, ma anche la completa revisione del 𝗽𝗮𝘁𝗿𝗼𝗰𝗶𝗻𝗶𝗼 𝗹𝗲𝗴𝗮𝗹𝗲. Questa riscrittura – spiega il Presidente – uniforma l’istituto per tutte le tre tipologie di destinatari del contratto, adeguandolo alle esigenze attuali degli enti. Il patrocinio legale, dovuto da parte delle amministrazioni nella tutela dei propri diritti e interessi, è applicabile nei casi di apertura di procedimenti civili e penali nei confronti del dirigente, purché non sussista un conflitto di interessi. È importante sottolineare che il patrocinio legale rimane escluso per i procedimenti innanzi alla Corte dei Conti.

𝗔 𝗹𝗶𝘃𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗲𝗰𝗼𝗻𝗼𝗺𝗶𝗰𝗼, 𝗶𝗹 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗮𝘁𝘁𝗼 𝗿𝗶𝗰𝗼𝗻𝗼𝘀𝗰𝗲 𝗮𝗶 𝟭𝟯.𝟲𝟰𝟬 𝗱𝗶𝗿𝗶𝗴𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗰𝗼𝗶𝗻𝘃𝗼𝗹𝘁𝗶, 𝘂𝗻 𝗮𝘂𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗺𝗲𝗱𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝟮𝟱𝟲 𝗲𝘂𝗿𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝟭𝟯 𝗺𝗲𝗻𝘀𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀, 𝗽𝗮𝗿𝗶 𝗮𝗹 𝟯,𝟳𝟴%, 𝗮 𝗰𝘂𝗶 𝘀𝗶 𝗽𝘂𝗼̀ 𝗮𝗴𝗴𝗶𝘂𝗻𝗴𝗲𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝘂𝗹𝘁𝗲𝗿𝗶𝗼𝗿𝗲 𝟬,𝟮𝟮% 𝗱𝗲𝗹 𝗺𝗼𝗻𝘁𝗲 𝘀𝗮𝗹𝗮𝗿𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗻𝗰𝗿𝗲𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝗿𝗲𝘁𝗿𝗶𝗯𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗿𝗶𝘀𝘂𝗹𝘁𝗮𝘁𝗼. 𝗚𝗹𝗶 𝗮𝗿𝗿𝗲𝘁𝗿𝗮𝘁𝗶 𝗺𝗲𝗱𝗶 𝗮𝗺𝗺𝗼𝗻𝘁𝗮𝗻𝗼 𝗮 𝗰𝗶𝗿𝗰𝗮 𝟭𝟭.𝟮𝟬𝟬 𝗲𝘂𝗿𝗼.

La firma di oggi – sottolinea ancora Naddeo – è un traguardo che segna un passo avanti significativo per il 𝗿𝗶𝗰𝗼𝗻𝗼𝘀𝗰𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗲 𝗹𝗮 𝘃𝗮𝗹𝗼𝗿𝗶𝘇𝘇𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗼, indispensabile per le amministrazioni che rappresentano e, soprattutto, per la vita dei cittadini.

Tutte le novità sono finalizzate a migliorare non solo l’efficienza operativa, ma anche la qualità della vita lavorativa degli impiegati. Ci avviciniamo così, con rinnovato entusiasmo, alle 𝘁𝗿𝗮𝘁𝘁𝗮𝘁𝗶𝘃𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗼 𝘁𝗿𝗶𝗲𝗻𝗻𝗶𝗼 𝟮𝟬𝟮𝟮-𝟮𝟬𝟮𝟰, pronti ad affrontare le sfide e cogliere le opportunità che ci attendono.