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IMU e leasing: soggettività passiva al locatario

In caso di contratto di leasing risolto ma immobile non riconsegnato è illegittima la richiesta dell’IMU al soggetto locatore, la quale deve essere corrisposta dal soggetto locatario in quanto ancora detentore del bene. Lo ha stabilito la Commissione Tributaria Provinciale di Brescia nella sentenza n. 658/2019, negando quindi un recente orientamento della Cassazione.

Dunque sul tema non vi è ancora giurisprudenza consolidata, benché le pronunce sull’argomento non siano rare. Tra le più recenti, si ricordano Cass. n. 13793/2019, Cass. 25249/2019 e CTR Lombardia 3512/11/2019 nelle quali era stata riconosciuta soggettività passiva in capo al soggetto locatore, indipendentemente dalla riconsegna del bene; Cass. 19166/2019 e CTP Reggio Emilia 174/02/2019 nelle quali la soggettività passiva era stata confermata in capo al soggetto locatario.

La CTP di Brescia, richiamando i due orientamenti, ha ritenuto aderire al secondo, prevedendo che la detenzione del bene, anche in presenza di contratto risolto, configura di per sé presupposto impositivo fino alla riconsegna sussistendo ultrattività del contratto di locazione da cui discendono anche gli obblighi tributari previsti dalla norma.

Nell’incertezza della giurisprudenza (per la quale si auspica un intervento chiarificatore e definitivo delle Sezioni Unite), non è stata di aiuto neppure la riforma dell’IMU se si considera che l’art. 1 co. 743 della L. n. 160/2019 si è limitata a prevedere che “[…] Per gli immobili, anche da costruire o in corso di costruzione, concessi in locazione finanziaria, il soggetto passivo è il locatario a decorrere dalla data della stipula e per tutta la durata del contratto. […]” senza fare alcun riferimento alle ipotesi di risoluzione del contratto senza riconsegna del bene al soggetto locatore, che sebbene sia pacifico configuri inadempienza contrattuale tra le parti, lascia dubbi – come visto – circa la corretta attribuzione della soggettività passiva tributaria.