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Green pass da tampone, se scade durante l’orario di servizio il lavoratore può portare a termine il proprio turno di lavoro

Nel corso della seduta di ieri, la Commissione Affari Costituzionali del Senato ha approvato diversi emendamenti al DDL di conversione in legge del decreto-legge 21 settembre 2021, n. 127, recante “misure urgenti per assicurare lo svolgimento in sicurezza del lavoro pubblico e privato mediante l’estensione dell’ambito applicativo della certificazione verde COVID-19 e il rafforzamento del sistema di screening”.

Tra le varie proposte emendative approvate spicca in particolare quella volta a dettare una disciplina positiva per il caso di scadenza del green pass in corso di prestazione lavorativa.
Viene infatti introdotto un nuovo articolo 9-nonies al decreto-legge 22 aprile 2021, n. 52 (convertito, con modificazioni, dalla legge 17 giugno 2021, n. 87), ai sensi del quale «Per i dipendenti pubblici e privati la scadenza della validità della certificazione verde COVID- 19 in corso di prestazione lavorativa non dà luogo alle sanzioni previste, rispettivamente, dagli articoli 9-quinquies, commi 7 e 8, e 9-septies, commi 8 e 9. Nei casi di cui al precedente periodo la permanenza del lavoratore sul luogo di lavoro è consentita esclusivamente per il tempo necessario a portare a termine il turno di lavoro».

È stato invece per il momento accantonato quell’emendamento che esclude l’applicazione delle sanzioni nel caso in cui l’attività lavorativa, compresa l’attività svolta nell’ambito dei lavori socialmente utili, venga svolta esclusivamente in luogo aperto, ovvero in forma individuale in luogo chiuso con divieto di accesso al pubblico.
 

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