È stato approvato ieri l’atto di indirizzo per il rinnovo contrattuale 2022/2024 relativo alla dirigenza dell’Area Funzioni Locali emanato dai Comitati di Settore Autonomie Locali e Regioni-Sanità.
In base alle tabelle ivi contenute, le unità di personale interessate dal presente rinnovo sono poco meno di 13.000 e le risorse complessivamente stanziate per il finanziamento dello stesso sono pari, a regime, a 102,9 milioni di euro (calcolate al lordo delle risorse aggiuntive per il fondo del salario accessorio).
Particolarmente interessanti i due focus tematici dedicati alla formazione e alla valorizzazione della valutazione collegata all’erogazione del trattamento accessorio.
Per quanto concerne in particolare il primo punto, l’atto di indirizzo precisa che «la contrattazione collettiva nazionale potrà individuare gli opportuni strumenti di natura contrattuale a sostegno della formazione, valorizzando nell’ambito della performance l’avvenuto apprendimento dei contenuti oggetto di formazione, mediante la concreta attuazione nell’ordinario svolgimento dell’attività.
Nell’ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente, la contrattazione collettiva nazionale valuterà l’introduzione di un ammontare minimo di ore di formazione che dovrà essere garantito ad ogni dirigente da parte dell’amministrazione in cui presta servizio. Il predetto obiettivo potrà essere conseguito anche tramite il rafforzamento della formazione a distanza (FAD) su base telematica.
In particolare:
• si potrà ipotizzare un obbligo di aggiornamento biennale su tematiche di innovazione organizzativa, leadership e gestione del cambiamento, con certificazione delle competenze acquisite;
• il CCNL potrà implementare un sistema di mentorship strutturato, in cui i dirigenti senior con comprovata esperienza affianchino i nuovi dirigenti per migliorare le competenze professionali e strategiche».
Con riferimento al secondo punto, invece, l’atto di indirizzo precisa che «resta (…)confermata la finalità premiale di significativi incrementi della retribuzione di risultato a favore del personale che abbia ottenuto i migliori esiti della valutazione della performance e, per evitare che la determinazione della percentuale troppo elevata di beneficiari possa sminuirne il significato e l’efficacia, la contrattazione nazionale valuterà la definizione di un limite massimo in termini percentuali della quota dei destinatari dei predetti incrementi».
Per i dirigenti che raggiungono performance eccellenti per più anni consecutivi, prosegue poi il documento, «il CCNL potrà prevedere incentivi economici aggiuntivi, nell’ambito delle risorse disponibili dei fondi per il finanziamento della retribuzione di posizione e di risultato, accesso prioritario a percorsi formativi di alto livello e possibilità di incarichi dirigenziali più sfidanti e prestigiosi».
Infine il CCNL dovrà definire criteri idonei ad assicurare che ai differenti esiti di valutazione della performance corrisponda un’effettiva diversificazione dei trattamenti economici ad essi correlati.