Skip to content

Esenzione IMU per gli Enti non commerciali: obbligo dichiarativo annuale

Con la sentenza n. 1367 del 19 giugno 2025, la Corte di giustizia tributaria di primo grado di Foggia, terza sezione, ha precisato che gli enti non commerciali devono, a pena di decadenza, presentare annualmente la dichiarazione IMU entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello in cui è iniziato il possesso dell’immobile.
Questo obbligo dichiarativo, espressamente previsto dalla legge, è condizione indispensabile per beneficiare dell’esenzione IMU: il solo possesso dei requisiti soggettivi e oggettivi non è sufficiente.

La dichiarazione ha una funzione informativa essenziale, poiché consente all’ente di verificare la situazione degli immobili e l’effettiva sussistenza dei presupposti per l’agevolazione. Il termine per la presentazione è perentorio ed è fissato a pena di decadenza, proprio per garantire l’efficacia dei controlli.

In linea con questo orientamento, la Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 20236 del 2024, ha chiarito che, se un immobile ha un uso promiscuo, per esempio è utilizzato in parte per attività di culto e in parte come casa per ferie, l’esenzione IMU si applica proporzionalmente alla porzione destinata ad attività non commerciale, anche nel caso in cui non sia possibile individuare catastalmente tale porzione in modo autonomo, purché essa sia indicata nella dichiarazione.

Infine, si ribadisce che, per accedere all’agevolazione, è richiesta l’identità soggettiva tra il possessore dell’immobile e il soggetto che lo utilizza. Fanno eccezione i casi in cui l’immobile sia concesso in comodato ad un altro ente non commerciale, purché quest’ultimo svolga attività meritevoli previste dalla normativa agevolativa, sia strumentalmente collegato al concedente e appartenga alla stessa struttura organizzativa.

Per una gestione corretta ed efficace di questa esenzione IMU da parte dell’ufficio tributi dell’ente, sarebbe pertanto utile in primo luogo effettuare dei controlli tempestivi e sistematici sul rispetto dell’obbligo dichiarativo da parte degli enti non commerciali. In caso di mancata presentazione della dichiarazione entro i termini, è doveroso applicare la decadenza dal beneficio, secondo l’indirizzo giurisprudenziale consolidato; verificare attentamente gli usi promiscui degli immobili e la congruità delle porzioni dichiarate, soprattutto in assenza di subalterni catastali autonomi. Infine in caso di comodati, l’attività di controllo consiste nel valutare l’effettivo legame organizzativo e funzionale tra concedente e utilizzatore, per evitare abusi dell’agevolazione.

 

Tags: Decadenza, Dichiarazione, Enti non commerciali, Esenzione, IMU