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La decisione di aumentare il Fondo in applicazione del DL Pa è irreversibile

Nel corso del webinar “Chiedilo ad Anci” organizzato quest’oggi dall’Associazione dei Comuni Italiani, l’ispettore generale capo dell’IGOP Pasqualino Castaldi ha fornito alcune interessanti anticipazioni sul contenuto dell’emananda circolare esplicativa sulle modalità applicative delle nuove disposizioni in materia di trattamento economico accessorio introdotte dall’art. 14, comma 1-bis, del D.L. 25/2025.

Il primo importante chiarimento di carattere generale attiene alla irreversibilità della scelta di aumentare il Fondo in applicazione della citata normativa. Viene infatti precisato che le risorse incrementali potranno andare ad alimentare esclusivamente la componente stabile del Fondo, dando perciò luogo ad un onere permanente a carico del bilancio dell’ente.

Si rende perciò necessaria la valutazione dei relativi effetti sotto il profilo della sostenibilità finanziaria su un arco temporale adeguatamente lungo e correlato quindi al vincolo del rispetto dell’equilibrio di bilancio su base pluriennale.

Il secondo chiarimento riguarda invece la possibilità di destinare una parte di queste risorse incrementali al finanziamento del salario accessorio delle EQ. Secondo Castaldi, ciò potrà essere fatto solo in via indiretta, dando applicazione alla clausola contrattuale di cui all’art. 7, comma 4, lett. u), del CCNL del 16.11.2022. Occorrerà perciò contrattare con i sindacati in sede decentrata il trasferimento di una parte di queste somme dal Fondo allo stanziamento delle EQ.

Altra importante precisazione è quella secondo la quale, in assenza di espressa disposizione del legislatore, non è consentito nel caso di specie derogare ai limiti generali di spesa previsti dai commi 557 e 562 dell’art. 1 della L. n. 296/2006, poiché detti commi costituiscono principi generali di coordinamento della finanza pubblica.

Da ultimo, viene opportunamente chiarito che nel calcolo della «spesa complessivamente sostenuta nell’anno 2023 per gli stipendi tabellari delle aree professionali» gli enti dovranno includere anche la tredicesima mensilità.

In chiusura di intervento, poi, Castaldi ha annunciato che sono in corso degli approfondimenti tecnici volti a verificare la possibilità di estendere in via interpretativa alle Unioni di comuni l’applicabilità di questa norma.

Tags: Anci, DL PA, Trattamento accessorio