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Trasparenza nei contratti di lavoro: le nuove regole in vigore dal 13 agosto 2022 [APPROFONDIMENTO]

A pochi giorni dall’entrata in vigore (il 13 agosto prossimo) del decreto legislativo “Trasparenza” (D.L. 104/2022) approvato dal Governo in recepimento della direttiva europea 2019/1152, permangono ancora numerose incertezze sulla portata dei nuovi obblighi informativi che il decreto stesso pone in capo ai datori di lavoro al momento della stipula di un contratto di lavoro.

Un provvedimento che comporta un notevole aggravio degli adempimenti per i datori di lavoro e che, peraltro, decorre in un periodo in cui tradizionalmente l’attività delle amministrazioni pubbliche è notevolmente ridotta.

Come al riguardo opportunamente evidenziato dalla Presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, Marina Calderone, in una lettera inviata il 3 agosto u.s. ai Ministri del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, e della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, “la scelta di applicare il menzionato Decreto anche ai rapporti di lavoro dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni potrebbe determinare una paralisi delle fasi di redazione e consegna dei contratti di assunzione e delle relative informative, all’esito dei numerosi concorsi pubblici attualmente in corso di svolgimento. Inoltre, l’esercizio della facoltà di richiedere l’informativa da parte dei dipendenti già in forza potrebbe incidere notevolmente sul carico di lavoro delle amministrazioni.
Quanto sopra anche in considerazione della previsione della medesima norma, dell’incidenza dell’adempimento ai fini della responsabilità dirigenziale e della misurazione della performance
”.

In attesa di capire se le numerose richieste di differimento dell’entrata in vigore del provvedimento (o, in subordine, di una moratoria sulle sanzioni) produrranno qualche effetto, abbiamo predisposto un breve approfondimento volto ad illustrarne in modo sintetico contenuti e modalità attuative.