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Incentivi IMU-TARI erogabili a tutto il personale coinvolto nel raggiungimento degli obiettivi del settore entrate

Con deliberazione n. 69/2025/PAR, la Sezione regionale di controllo della Corte dei conti del Friuli Venezia Giulia ha ricordato che il comma 1091 della legge n. 145/2018 distingue due momenti rilevanti ai fini del riconoscimento del compenso incentivante al personale dipendente impiegato nel raggiungimento degli obiettivi del settore entrate: quello della individuazione delle risorse che alimentano il fondo incentivante e quello della destinazione delle medesime e, quindi, della modalità di utilizzo delle risorse confluite nel fondo.

La norma tiene quindi i due profili distinti, prevedendo una differente disciplina.

Per quanto riguarda l’alimentazione del fondo, la norma fa espresso riferimento al “maggiore gettito accertato e riscosso, relativo agli accertamenti dell’imposta municipale propria e della TARI, nell’esercizio fiscale precedente a quello di riferimento risultante dal conto consuntivo approvato (…)”.

Il richiamo espresso riguarda, quindi, le maggiori entrate derivanti dai soli due tributi indicati, l’IMU e la TARI, che verosimilmente rappresentano le due poste quantitativamente più rilevanti per i comuni anche se gli stessi possono aver recuperato somme riferite ad altre entrate patrimoniali anche tributarie.

Con riferimento invece all’utilizzo delle risorse incentivanti, la norma lascia facoltà ai comuni di scegliere come ripartire queste some tra il potenziamento delle risorse strumentali degli uffici comunali preposti alla gestione delle entrate e il trattamento accessorio del personale dipendente, con la precisazione che “la quota destinata al trattamento economico accessorio, al lordo degli oneri riflessi e dell’IRAP a carico dell’amministrazione, è attribuita, mediante contrattazione integrativa, al personale impiegato nel raggiungimento degli obiettivi del settore entrate, anche con riferimento alle attività connesse alla partecipazione del comune all’accertamento dei tributi erariali e dei contributi sociali non corrisposti, in applicazione dell’articolo 1 del decreto-legge 30 settembre 2005, n. 203, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 dicembre 2005, n. 248. (…)”.

La su richiamata disposizione normativa lascia, quindi, ragionevolmente intendere che possono essere incentivati tutti gli obiettivi assegnati al settore entrate, anche se afferenti a poste non necessariamente collegate all’attività di accertamento di IMU e TARI e che può essere incluso nel beneficio tutto il personale formalmente coinvolto, anche se non assegnato agli uffici delle entrate e non dedicato esclusivamente all’IMU e alla TARI.

Tags: Incentivi recupero evasione IMU e TARI