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Distribuito il primo acconto del ristoro IMU “sfratti”

Con comunicato in data odierna il Ministero dell’interno ha pubblicato il decreto 15 ottobre con cui è stato definito il riparto del primo acconto del fondo a ristoro in favore dei comuni per i mancati introiti IMU derivanti dell’esenzione dell’art. 4-ter commi 1 e 2 del DL 73/2021.

“Art. 4-ter.  Esenzione dal versamento dell’imposta municipale propria in favore dei proprietari locatori

1.  Alle persone fisiche che possiedono un immobile, concesso in locazione a uso abitativo, che abbiano ottenuto in proprio favore l’emissione di una convalida di sfratto per morosità entro il 28 febbraio 2020, la cui esecuzione è sospesa sino al 30 giugno 2021, è riconosciuta l’esenzione per l’anno 2021 dal versamento dell’imposta municipale propria (IMU) relativa all’immobile predetto. L’esenzione di cui al precedente periodo si applica anche a beneficio delle persone fisiche titolari di un immobile, concesso in locazione ad uso abitativo, che abbiano ottenuto in proprio favore l’emissione di una convalida di sfratto per morosità successivamente al 28 febbraio 2020, la cui esecuzione è sospesa fino al 30 settembre 2021 o fino al 31 dicembre 2021.

2.  I soggetti di cui al comma 1 hanno diritto al rimborso della prima rata dell’IMU relativa all’anno 2021, versata entro il 16 giugno 2021. Con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, da adottare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, sono stabilite le modalità di attuazione del presente comma.”

Il Fondo a ristoro, finanziato per complessivi 115 milioni di euro, è stato distribuito in acconto per un totale di 34,5 milioni di euro. 

I comuni saranno chiamati a compilare e trasmettere apposita certificazione che verrà messa a disposizione dal Ministero dell’interno al fine di ottenere la regolarizzazione della propria posizione a conguaglio che potrà essere a credito o a debito sulla base delle effettive perdite IMU “sfratti” registrate e certificate.

Le somme trasferite a titolo di acconto nei prossimi giorni non sono, pertanto, da considerarsi quali risorse a completa disposizione dell’ente ma occorre attendere gli esiti della certificazione come previsto anche nella Nota Metodologica allegata al decreto.