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CCNL Funzioni Locali: presentata dall’Aran una nuova bozza di contratto

Nell’incontro di ieri mattina all’Aran con le organizzazioni sindacali rappresentative, l’Agenzia ha presentato una nuova bozza del Contratto collettivo nazionale di lavoro per il comparto delle Funzioni locali relativo al triennio 2022-2024. Il testo incorpora importanti innovazioni normative, molte delle quali richieste dai sindacati e già adottate in altri comparti della pubblica amministrazione (qui un riassunto di tutte le principali novità normative presenti nel testo della bozza del CCNL 2022-2024 Funzioni locali).

“La prossima riunione concordata tra Aran e sindacati è fissata al 9 settembre, con l’obiettivo di superare lo stallo e provare a giungere alla firma per una trattativa durata più di un anno”, spiega il presidente dell’Aran, Antonio Naddeo. “Se non si chiude a settembre il contratto definitivo arriverà nel 2026 ed è un paradosso visto che ci sono già le risorse per il prossimo contratto 2025-2027 che prevede ulteriori incrementi pari a circa 150 euro. Considerato che abbiamo chiuso il contratto precedente il 16 novembre 2022, si potrebbero avere tre contratti nell’arco di quattro anni. Situazione mai verificata nel pubblico impiego”.

“Nel nuovo testo condiviso oggi con i sindacati – sottolinea Naddeo – ci siamo impegnati a introdurre non solo alcune innovazioni già presenti negli ultimi contratti di altri comparti, come il buono pasto durante il lavoro agile, la settimana corta e le norme sull’age management, ma anche nuovi interventi su progressioni orizzontali e verticali, con la proroga di un anno della deroga al possesso del titolo di studio”.

Dal punto di vista economico, la novità principale riguarda l’inserimento nello stipendio tabellare di parte della cosiddetta “indennità di comparto”.

“Abbiamo previsto che una parte di questa indennità, pari al 30%, venga inserita nello stipendio tabellare – aggiunge il presidente Aran – determinando un incremento reale in busta paga (qui la tabella degli incrementi stipendiali proposti dalla nuova bozza del CCNL funzioni locali 2022-2024).

È vero che si tratta di risorse già a disposizione dei dipendenti, ma questa operazione, oltre ad aumentare la liquidità, produce effetti positivi sul piano previdenziale e sul trattamento di fine rapporto, cosa che l’indennità, di per sé, non garantisce”.

Tuttavia, il confronto con le organizzazioni sindacali resta aperto. “Le posizioni restano diversificate: Cgil e Uil continuano a chiedere risorse aggiuntive, mentre Cisl e Csa si sono dimostrate più disponibili a discutere nel merito dei contenuti contrattuali”, osserva Naddeo.

Riguardo al nodo risorse, il presidente dell’Aran sottolinea che “continuare a discutere di risorse aggiuntive sposta il confronto su un altro tavolo, quello politico. La posizione del Governo, ribadita più volte, è che non vi sia la possibilità di nuovi stanziamenti per questo rinnovo, tenuto conto che nella legge di bilancio sono già previste risorse per il triennio 2025-2027”.

 

Tags: Funzioni Locali, Rinnovi contrattuali