Il lungo ed impegnativo percorso di adozione del sistema di contabilità Accrual è entrato nella fase pilota così come prevista dalla milestone M1C1-118 della Riforma 1.15 PNRR. Una tappa importante che vedrà gli enti sperimentatori, individuati con determina del Ragioniere generale dello Stato n.259/2024, affrontare il primo vero adempimento operativo: la predisposizione di stato patrimoniale e conto economico come definiti dall’ITAS 1.
La conclusione della fase pilota è fissata entro il secondo trimestre 2026, quindi sarebbe naturale indicare nel 30 giugno 2026 la scadenza ultima per la predisposizione degli schemi riferiti all’annualità 2025 che, essendo prodotti in via sperimentale, non avranno valore giuridico ma solo conoscitivo. È prevista anche la successiva trasmissione alla BDAP dei citati schemi di bilancio, procedura per la quale sono già a disposizione di enti e software house le istruzioni per la trasmissione telematica.
Alcuni dubbi, in assenza di specifica indicazione di date, stanno però sorgendo tra gli addetti ai lavori. La produzione degli schemi di bilancio Accrual relativi all’anno 2025 sarà realizzata in forma agevolata infatti, rispetto a quanto previsto dall’ITAS 1, gli schemi richiesti saranno solo quelli di stato patrimoniale e conto economico e la loro costruzione sarà guidata dai modelli di raccordo messi a disposizione da RGS con determina n. 129 dello scorso 25 luglio. Inoltra sarà necessario alimentare solo la colonna degli importi relativi al 31.12.2025 tralasciando la riclassificazione dei saldi di apertura. La procedura più logica sarebbe quindi quella di elaborare i nuovi schemi Accrual dopo l’approvazione del Rendiconto 2025 visto che i prospetti ufficiali di stato patrimoniale e conto economico ai sensi Dlgs. 118/2011 costituiranno la base di partenza per l’alimentazione dei modelli di raccordo. Il dubbio che la produzione dei nuovi schemi debba avvenire entro la scadenza dell’approvazione del rendiconto 2025 sta mettendo in allarme più di un ente dato l’aggravio operativo, difficilmente assorbibile, che ne deriverebbe.
Un passaggio delle richiamate istruzioni per la trasmissione a BDAP fa poi nascere un secondo dubbio, ovvero se il conseguimento dell’obiettivo della milestone M1C1-118 è da considerarsi centrato con l’approvazione da parte degli enti degli schemi di bilancio Accrual entro il 30 giugno 2026 o se, invece, entro quella data gli schemi dovranno già risultare trasmessi a BDAP.
In ultimo sarebbe auspicabile un chiarimento in ordine alle modalità di adozione dei nuovi schemi Accrual che costituiranno il primo documento rappresentativo, per quanto in una primitiva fase sperimentale, delle evidenze contabili degli enti in applicazione di principi e criteri molto diversi dagli attuali. L’importanza di questo primo adempimento appare degna di una deliberazione consiliare e anche di una eventuale espressione dell’organo di revisione la cui funzione collaborativa, alla luce delle competenze richieste dalla riforma Accrual, potrebbe assumere una rilevanza sempre maggiore.
La nostra struttura prevede supporti diversificati dedicati agli enti, articolati su percorsi di formazione operativa e di supporto pratico in ambito Accrual; per avere informazioni in merito potete scriverci all’indirizzo contabilita@neopa.it