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Zangrillo alle amministrazioni, assegnare obiettivi non oltre febbraio

Assegnare gli obiettivi al personale “non oltre il mese di febbraio”, in modo che “la valutazione della performance individuale” diventi “una attività concreta e non un mero esercizio burocratico”. Sono le prime indicazioni operative del ministro per la Pubblica amministrazione, senatore Paolo Zangrillo, per l’attuazione concreta della sua direttiva in materia.

In una lettera inviata a tutte le amministrazioni, il Ministro Zangrillo sottolinea come “la realizzazione degli obiettivi, e quindi la corresponsione degli istituti retributivi a questi collegata, debba essere effettiva”. Perché ciò si realizzi, tali obiettivi – che devono impegnare i dirigenti a promuovere una adeguata formazione per se stessi e il personale assegnato – devono essere “chiari, concreti, misurabili e assegnati tempestivamente”, “finalizzati all’incremento dell’efficienza e dell’efficacia del lavoro pubblico”, nonché “aderenti alla specificità dei destinatari e alle modalità di svolgimento della prestazione lavorativa”.

“La tempestività nella loro assegnazione – evidenzia ancora il Ministro Zangrillo – è il presupposto necessario affinché il personale abbia modo e tempo di predisporre gli strumenti organizzativi che ritiene necessari per il loro conseguimento”.

Emanata lo scorso novembre, la direttiva in materia di misurazione e valutazione della performance dei dipendenti pubblici ha l’obiettivo di attuare una strategia di piena valorizzazione del merito, nel solco dei modelli adottati nello scenario europeo e OCSE. Una “bussola” dei dirigenti verso la valorizzazione delle persone delle pubbliche amministrazioni nel loro contesto organizzativo che non può prescindere dall’assegnazione degli obiettivi, che il Ministro Zangrillo considera “un adempimento preliminare per l’attuazione della stessa direttiva”.

Qualcuno potrebbe obiettare che, come ricordato dall’Anac in un recente comunicato del Presidente Busia, il termine di approvazione del PIAO per gli enti locali slitta quest’anno al 15 aprile in conseguenza del differimento al 15 marzo 2024 del termine ultimo per l’approvazione del bilancio di previsione 2024/2026.

Non bisogna tuttavia dimenticare quanto disposto dal vigente articolo 5 del D.Lgs. 150/2009, il cui comma 1-ter stabilisce che, “nel caso di differimento del termine di adozione del bilancio di previsione degli enti territoriali, devono essere comunque definiti obiettivi specifici per consentire la continuità dell’azione amministrativa”. La legge, quindi, rende obbligatoria la tempestiva definizione e assegnazione di obiettivi, pur nelle more dell’approvazione del bilancio di previsione, a garanzia del buon andamento delle attività nonché ai fini della successiva distribuzione delle risorse incentivanti.

D’altronde, è esattamente a fronte della consapevolezza che il differimento del termine per l’approvazione del bilancio di previsione si accompagna, tra l’altro, alla mancata approvazione del Piano integrato di attività e organizzazione, con riflessi negativi sugli aspetti connessi alla valutazione della performance della dirigenza e del personale degli enti, che è stata raccomandata dalla Sezione regionale di controllo della Corte dei conti siciliana l’adozione di un Piao provvisorio (si veda la deliberazione n. 48/2023/PAR), contenente almeno l’aggiornamento della sezione relativa alla performance.