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Sostegno partecipate in crisi: il piano di risanamento della società deve essere trasmesso alla Corte dei Conti

Nella recente deliberazione n. 1/2021 PRSE, la Corte dei conti – Sezione regionale di controllo per il Piemonte ha ricordato come il riconoscimento di sostegni finanziari straordinari a società a partecipazione pubblica che versano in condizioni di crisi secondo le disposizioni dell’art. 14 del D. Lgs. 175/2021, sia ammissibile solo se contemplato in un piano di risanamento che deve essere approvato dall’Autorità di regolazione del settore, se esistente, e deve altresì essere comunicato alla competente Sezione regionale di controllo della Corte dei conti; nel piano occorre prevedere il raggiungimento dell’equilibrio finanziario della partecipata entro tre anni.

I magistrati contabili evidenziano inoltre come le amministrazioni socie siano tenute ad adottare, nel caso di perduranti gravi criticità finanziarie e gestionali nonostante gli interventi previsti nel piano di risanamento, i provvedimenti indicati all’art 14, co. 1, d.lgs. 175/2016, che contemplano il ricorso alle procedure di liquidazione giudiziale.

Tags: Crisi aziendale, Società partecipate