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Rimodulazione preassegnazione PNRR: tempi strettissimi

La Ragioneria Generale dello Stato con la Circolare n. 37 del 9 novembre 2022 disciplina la procedura “semplificata” di cui all’articolo 7 del DPCM 28 luglio 2022 e articolo 29 del decreto-legge n. 144 del 2022: rimodulazioni e verifiche in itinere ed ex post.

L’articolo 7 del DPCM stabilisce che gli enti locali attuatori di uno o più interventi, finanziati con le risorse previste dal PNRR, inclusi nell’Allegato 1 dello stesso decreto, che avviano le procedure di affidamento delle opere pubbliche nel periodo dal 18 maggio 2022 al 31 dicembre 2022, beneficiano di una preassegnazione per ciascun intervento, in aggiunta a quanto attribuito con il decreto di assegnazione. 

La citata Circolare n. 37 prevede la possibilità di rimodulare tale preassegnazione, relativa all’impatto della revisione prezzi, e chiarisce la modalità per farlo. Sono tre le informazioni richieste che gli enti attuatori interessati dalla preassegnazione devono rendere tramite ReGiS:

  • lettera a) ENTRO IL 15 NOV. Segnalare per uno o più CUP di azzerare l’importo della preassegnazione. Ad esempio nel caso in cui non si ritiene di poter avviare la gara entro il 31 dicembre 2022 o  l’importo delle risorse da preassegnazione non sono state utilizzate in quanto sufficienti quelle già previste nell’anticipo. Tale informazione è fondamentale in quanto i Ministeri possano avere contezza del totale delle risorse che tornano ad essere disponibili e pertanto destinabili ad enti che ne hanno necessità, vedi successiva lettera c);
  • lettera b) ENTRO IL 15 NOV. Richiedere una diversa distribuzione della preassegnazione sui CUP compresi nel conteggio per quantificare la stessa. Tale rimodulazione è a saldo invariato e dovrebbe prevedere una validazione praticamente immediata da parte dei Ministeri;
  • lettera c) ENTRO IL 15 NOV. Chiedere per uno o più CUP di rimodulare l’importo di preassegnazione, chiedendo complessivamente maggiori risorse. La concessione delle richieste di cui alla lettera c) dipende anche dagli effetti delle comunicazioni trasmesse di cui alla lettera a).