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Pubblicato il 39simo quaderno Anci sul nuovo sistema di classificazione del personale del comparto Funzioni locali

In vista dell’ormai prossima prima attuazione del nuovo sistema di classificazione del Personale dipendente degli Enti Locali, l’Anci ha pubblicato il suo 39simo Quaderno Operativo (scaricabile qui) sul reinquadramento del personale, alla luce del nuovo ordinamento professionale. Il lavoro è stato realizzato per offrire a tutti i Comuni e le Città Metropolitane uno strumento gestionale di supporto con i consueti schemi di atti pronti all’uso e utili spunti orientativi in merito ad alcuni pareri già resi da ARAN su qualche istituto del nuovo ordinamento professionale.

Va ricordato che il Titolo III del CCNL 16 novembre 2022, relativo al personale del comparto Funzioni enti locali, triennio 2019-2021, dal 1° aprile 2023 disciplinerà l’Ordinamento professionale dei dipendenti delle amministrazioni locali, con l’obiettivo di rafforzare l’organizzazione e l’azione amministrativa, dando risposte alle richieste di fabbisogni di nuove professionalità e competenze e all’esigenza di valorizzare le competenze dimostrate dai dipendenti.

Nel documento l’Anci rammenta opportunamente che la riclassificazione del personale opera in via automatica e pertanto non necessita, in quanto tale, della stipulazione di nuovi contratti di lavoro individuali. Il rapporto di lavoro del personale già in servizio prosegue, dunque, senza soluzione di continuità.

Tuttavia, qualora a seguito dell’applicazione del nuovo sistema di classificazione vi sia l’attribuzione ad un dipendente di un nuovo profilo professionale, coerentemente con quanto disposto dallo stesso CCNL ed in relazione alle esigenze organizzative e funzionali dell’Ente (la possibilità di reimpiego in profili professionali equivalenti rappresenta il legittimo esercizio del potere dello ius variandi da parte del datore di lavoro pubblico), occorre considerare che il profilo professionale è un elemento essenziale del contratto individuale di lavoro.

Pertanto, il contratto può essere oggetto di un aggiornamento formale (ed in questo caso può essere utilizzato uno schema di contratto come quello allegato al presente Quaderno) oppure, se il profilo cambia soltanto nominalmente – accedendo cioè ad una interpretazione meno formalmente rigorosa – può essere valutato di trasmettere al soggetto interessato (e di inserire nel fascicolo individuale) la disposizione organizzativa di approvazione del nuovo mansionario e di attribuzione del nuovo profilo, acquisendo la controfirma del dipendente sulla comunicazione inviata.