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Potenziate le misure per favorire il reclutamento di giovani nella pubblica amministrazione

Nel corso della seduta di mercoledì 26 luglio 2023, le Sezioni riunite I e XI della Camera dei Deputati hanno approvato un importante emendamento al decreto-bis sulla Pubblica amministrazione (il DL 75/2023) finalizzato a potenziare le misure recentemente introdotte dall’art. 3-ter del D.L. 44/2023 per favorire il reclutamento di giovani nella pubblica amministrazione.

In base all’emendamento in questione, infatti, «Per i comuni, le unioni di comuni, le province e le città metropolitane, le percentuali di cui ai commi 1 e 2 sono incrementate rispettivamente al 20 per cento delle facoltà assunzionali esercitabili e, comunque, per almeno una unità. Fermo restando il rispetto dei princìpi generali di reclutamento del personale stabiliti dall’articolo 35 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, in relazione alle specifiche finalità formative del contratto e al fine di ridurre i tempi di accesso all’impiego con riferimento alle assunzioni previste dal presente articolo, non si applicano le procedure di mobilità previste dagli articoli 34, comma 6, e 34-bis del citato decreto legislativo n. 165 del 2001. Alle assunzioni di cui al presente comma si applica quanto previsto in materia di adeguamento dei limiti dei trattamenti economici accessori del personale dall’ultimo periodo del comma 1-bis e dall’ultimo periodo del comma 2 dell’articolo 33 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58».

Con questa modifica, dunque, si prevede innanzitutto il raddoppio (dal 10% al 20%) del budget assunzionale che gli enti locali possono riservare a ciascuna delle due forme contrattuali ivi previste (apprendistato e contratto di formazione e lavoro), potendo così arrivare complessivamente fino al 40% del totale.

Vengono inoltre ampliate le deroghe ai limiti procedurali, chiarendo che per le assunzioni in questione non è necessario attivare le procedure di mobilità preventiva, e le deroghe ai limiti finanziari, specificando che è possibile incrementare la spesa per i trattamenti economici accessori dei neo assunti, anche se a tempo determinato.