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Nuova bozza CCNL del comparto delle Funzioni Centrali: riassetto delle relazioni sindacali

Si fa strada l’ipotesi di un ampliamento delle materie oggetto di contrattazione collettiva integrativa nel pubblico impiego. Ciò è quanto emerge dalla nuova bozza di contratto per i dipendenti delle Funzioni centrali presentata ieri dall’Aran al tavolo negoziale.
Nell’ultimo testo, le materie rimesse a tale livello di relazione salgono infatti a 26 (rispetto alle 22 attuali) e potrebbero ulteriormente aumentare, visto che le OO.SS. chiedono il rafforzamento della contrattazione sia sulla disciplina del lavoro a distanza (criteri di priorità nell’accesso al lavoro agile o da remoto) che in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
In proposito si segnala in particolare lo spostamento della individuazione dei profili professionali (o meglio delle famiglie professionali) dal confronto alla contrattazione.

Per quanto concerne le progressioni tra le aree, invece, la bozza di accordo stabilisce che le progressioni stesse avverranno tramite procedura comparativa interna che terrà conto della valutazione positiva conseguita dal dipendente negli ultimi tre anni di servizio, dell’assenza di provvedimenti disciplinari, del possesso di competenze professionali o titoli di studio ulteriori rispetto a quelli previsti per l’accesso all’area dall’esterno, nonché del numero e della tipologia degli incarichi rivestiti (ferma restando la necessità di destinare una riserva del 50% delle posizioni disponibili all’accesso dall’esterno).

Interessante infine evidenziare l’estensione della copertura assicurativa (ovviamente nei limiti degli stanziamenti di bilancio per tale specifica finalità e compatibilmente con i vincoli finanziari previsti da vigenti disposizioni di legge) anche «ai dipendenti che coprano posizioni di lavoro previamente individuate che richiedano lo svolgimento di attività in condizioni di piena autonomia, con assunzione diretta di responsabilità verso l’esterno, per le quali è richiesta l’iscrizione ad ordini o collegi professionali o il possesso di abilitazione professionale equipollente, indipendentemente dall’area di inquadramento».