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Fabbisogni standard, molti Comuni in ritardo

Ci giungono parecchie segnalazioni di enti che, ancora ad oggi, non hanno provveduto all’invio dei questionari SOSE sul monitoraggio e revisione dei fabbisogni standard rispetto alla scadenza fissata il 28 agosto scorso.

Ricordiamo che il Decreto Legge recante “Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza da COVID-19”, in vigore dal 23 marzo 2021, pubblicato sulla G.U. n.70 del 22-03-2021, aveva stabilito i nuovi termini per la restituzione dei questionari pubblicati nel 2021, somministrati agli enti locali e finalizzati alla determinazione dei fabbisogni standard, fissando la scadenza in 180 giorni (anziché 60) dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Un ritardo nella trasmissione dei dati può costare caro: se i Comuni non ancora in regola non correranno ai ripari, incorreranno nelle sanzioni di cui all’articolo 5, comma 1, lettera c) del D.Lgs. 216/2010, consistenti nella sospensione, sino all’adempimento dell’obbligo di invio delle informazioni, dei trasferimenti a qualunque titolo erogati all’Ente locale e nella pubblicazione dell’ente inadempiente nel sito internet del Ministero dell’interno.

È utile segnalare, inoltre, che il questionario sui fabbisogni standard non rappresenta solo un mero adempimento ma costituisce il cardine alla base del meccanismo perequativo avviato nel 2015 nell’ambito del Fondo di solidarietà comunale (FSC).
Il riparto del fondo, infatti, in coerenza con un principio di gradualità nella sostituzione del modello vigente, mantiene l’attribuzione di una quota delle risorse – inizialmente maggioritaria – in base al metodo storico, mentre la determinazione della restante quota – progressivamente crescente – viene demandata al sistema perequativo basato su fabbisogni standard e capacità fiscali.
L’assegnazione di quote via via crescenti del Fondo, in ultimo modificata con il D.L. 124/2019, prevede ora il raggiungimento del 100% della perequazione per l’anno 2030, definendo un percorso molto più graduale di applicazione del meccanismo perequativo rispetto all’originaria formulazione, con un incremento costante della quota percentuale del Fondo da distribuire tra i comuni su base perequativa del 5% annuo.

Considerato quindi che dal 2030 il meccanismo perequativo arriverà al 100% sostituendo totalmente il criterio della spesa storica, la compilazione ragionata e puntuale dei questionari, che può condurre anche ad una revisione della struttura di bilancio, diventa fondamentale.

Agli enti che devono ancora provvedere alla trasmissione del questionario SOSE, proponiamo un supporto pratico ed operativo da realizzarsi in modalità remota o in presenza presso l’Ente, anche con l’ausilio di fogli di calcolo utili alla quadratura dei dati contabili. Per ogni informazione potete scrivere all’indirizzo info@neopa.it