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DL Sostegni-ter: saltata la sterilizzazione degli effetti dei rinnovi contrattuali ai fini della determinazione delle facoltà assunzionali

La Commissione Bilancio del Senato ha concluso nella notte l’esame del ddl di conversione del decreto-legge n. 4/2022 recante misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza da Covid-19, nonché per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico (A.S. 2505).
Il ddl è atteso in Assemblea questa settimana.

All’interno del lungo elenco di emendamenti approvati dalla Commissione Bilancio al decreto Sostegni-ter troviamo diverse modifiche di interesse per gli enti locali, ma purtroppo non compare quella di cui vi abbiamo dato notizia la settimana scorsa che prevedeva l’esclusione della spesa derivante dai rinnovi contrattuali successivi al triennio 2016-2018 dal computo della spesa di personale rilevante ai fini della verifica del rispetto del valore soglia di cui ai commi 1, 1-bis, e 2 dell’articolo 33 del decreto legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58.

La riformulazione dell’emendamento voluta dal MEF, infatti, si limita soltanto a prevedere la proroga fino al 2024 delle misure in materia di turn-over contenute nell’art. 3, comma 5-sexies, del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, consentendo così alle Unioni di Comuni di poter continuare a sostituire il personale cessato già in corso d’anno.

Resta per il momento insoluto, pertanto, il problema della neutralizzazione delle ricadute negative dell’imminente rinnovo contrattuale sulle capacità assunzionali a tempo indeterminato dei Comuni, delle Province e delle Città Metropolitane (ricadute negative conseguenti all’inevitabile peggioramento dei parametri di virtuosità finanziaria su cui vengono calcolate le capacità assunzionali stesse).

Intanto, nel corso della giornata di ieri, si è tenuto un incontro congiunto dell’ANCI, della Conferenza delle Regioni e dell’UPI con i sindacati FP CGIL, CISL FP e UIL FPL concernente lo stato di avanzamento del rinnovo contrattuale per il triennio 2019/2021 del Comparto delle Funzioni locali.

I presidenti dell’Anci, Antonio Decaro, della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, e dell’Upi, Michele De Pascale, e i Segretari generali delle tre sigle sindacali – Serena Sorrentino (Segretario CGIL-FP), Maurizio Petriccioli (Segretario CISL-FP) e Maria Vittoria Gobbo (Segretario UIL-FPL Sanità Pubblica) – hanno espresso una sensibilità comune in merito alle implicazioni del forte impatto finanziario del rinnovo sui bilanci degli Enti del comparto.

Le tre Associazioni rappresentative hanno pertanto chiesto ai Ministri dell’Economia e della Pubblica amministrazione un intervento volto ad individuare una copertura almeno parziale degli oneri conseguenti al rinnovo contrattuale e lo svincolo dalle limitazioni della capacità assunzionali.